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lunedì 9 febbraio 2015

Gundamodellismo HGAW GW-9800 Gundam Airmaster - Review Gunpla - a cura di Frost

Ciao a  tutti, ed eccoci nuovamente nell’angolo dei Gunpla. Che nel mio caso non è più un angolo da tempo, e si è evoluto in una stanza intera, nella quale però dovrei vivere anche io, e quindi sono costretto a farmi piccolo. 


Sapete tutti del Festival del Fumetto, la fiera che si tiene due volte all’anno in quel di novegro, no? Ecco, ovviamente noi del Pink Raccoon ci siamo stati e abbiamo offeso gravemente i nostri conti in banca comprando cose. Questa è la review di una di esse, presa come ormai è prassi al bancone dell’amabilissimo Vincenzo di Comics Addiction, che diciamolo, più che un negoziante è un nerdone come noi.


Oggi andiamo ad analizzare GW-9800 Gundam Airmaster. E finalmente possiamo dire di aver espanso al di fuori dell’Universal Century le review del nostro blog! Infatti il gunpla in questione appartiene alla serie “After warGundam X”, che come dice il nome, è ambientata nella After War timeline, una specie di futuro post apocalittico, dove il pianeta terra è diventato una landa distrutta proprio a causa della Settima Guerra Spaziale tra le forze UNE (United Nations Earth, in soldoni la federazione terrestre dell’UC) e SRA (Space Revolutionary Army, che ricordano non poco il Principato di Zeon). 



Su questa serie però non voglio pronunciarmi. After war Gundam x è infinitamente sottostimato come anime, quando in realtà risulta molto spesso essere una boccata di aria fresca nel franchise di Gundam, sia a livello di tematiche che a livello di personaggi. Molti la paragonano a Gundam Wing, che in fin dei conti è stato l’universo alternativo precedente, ma per quanto alcune cose possano sembrare richiami, se non addirittura imitazioni, a parer mio Gundam x conferisce al tutto un tono più credibile, più umano. Detto questo, andate a guardavi questa serie, e fatevi la vostra opinione, tanto sono solo 39 episodi (visto che purtroppo le sono state tarpate le ali, per motivi non meglio precisati, ma si immagina ascolti bassi).



Ma parliamo del modello: il Gundam Airmaster, come dice il nome, è un MS volante trasformabile (e come dicono anche le foto). E questa trasformazione com’è resa nel Gunpla? Decisamente bene, direi - classifico il tutto come vera e propria trasformazione, perché l’unica cosa che viene rimossa è la testa, mentre tutto il resto si muove senza necessità di smontare e rimontare (come nel caso del Gundam Zeta Plus) – ricordando non poco la Birdmode del Wing Gundam, ispirazione plausibilissima, essendo After war Gundam x la serie successiva a Gundam Wing.



Una cosa davvero molto positiva di questo modello è la separazione dei colori: infatti gli sticker sono davvero pochi (forse troppo pochi) e tutto quello che si può vedere nelle foto è stato stampato in plastica colorata. Come dicevo però forse qualche sticker in più sarebbe stato meglio fornirlo, essendo i missili interamente bianchi, quando in realtà dovrebbero avere la parte frontale rossa, problema che si incontra anche nei piccoli alettoni montati sopra gli spallacci.



Il kit è comunque recentissimo, parliamo di Luglio 2014, e mostra le caratteristiche che sempre più gunpla nuovi propongono, come le  plastiche leggermente più soffici che compongono il frame e un livello di articolazione veramente estremo: sia braccia che gambe sono in grado di piegarsi quasi completamente. 


Mostra comunque dei piccoli difetti, che non è detto tutti siano disposti ad ignorare, come la penuria di accessori (come armi abbiamo i due buster rifle e i due missili), alcune articolazioni relativamente lasche e il fatto relativamente terribile che l’unico set di mani fornito, un set che preciso dovrebbe essere dedicato ai buster rifle, risulta essere incapace di tenere saldamente questi ultimi. Capiterà spesso di voler provare una delle pose fighe che questo modello permette di ottenere grazie alle sue incredibili articolazioni… e vedere i fucili collassare sotto il loro stesso ridicolmente basso peso, a causa di quello che è stato probabilmente un errore di calcolo in fase di progettazione.


Questa pecca gioca contro quello che altrimenti sarebbe stato un gunpla perfetto, o quantomeno davvero ben fatto, limitandogli il verdetto ad un “è un modello figo, concepito bene, e divertente da assemblare, ma ogni tanto si tira la zappa sui piedi”. Io comunque lo consiglio molto, dato che in fin dei conti è stato davvero piacevole montarlo. 



Ah, colgo l’occasione per precisare che la Comics Addiction, non solo è stata presente al festival del fumetto di Novegro, ma che quest’anno finalmente avremo modo di incappare in questa magica bancarella anche all’enorme Cartoomics. Il mondo dei Gunpla si sta espandendo sempre di più, ed il futuro è roseo. Come sempre, ci vediamo al prossimo Gunpla.


















 FROST - GUNPLA MASTER

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